1.13 Sostenibilità,
dignità, salute e benessere?


SI! Assolutamente, è noto infatti

che l’industria della salute e del benessere è in straordinario sviluppo verticale nel mondo e, preannunziandola come una delle più profittevoli attività del momento e del futuro, l’economista americano Paul Zane Pilzer in “The Wellness Revolution” afferma che l'etica industriale della salute e del benessere dovrà tendere a prevenire e ad associare il benessere alla salute alla corretta alimentazione e ai nuovi stili di vita.

Per la costituenda Fondazione “Maria Stella per l’Humancare-Onlus” “Il progetto delle Cittadelle avrà una dignità tale da prospettarle non solo per la terza età ma anche per altre età della vita configurando quasi una sorta di intendere la vita facendo riscoprire valori della socializzazione, della solidarietà, sussidiarietà e autosufficienza agro-alimentare ed energetica che, se ci pensiamo bene, rappresentano la filosofia di vita andata via via smarrendosi”.

Su una delle recenti riviste per gli investitori di Generali Italia si legge “L’economia positiva, perché sia solida nel tempo, deve essere innovativa, inclusiva e sostenibile nelle sue diverse accezioni, economico, sociale, ambientale, che incidono sulla reputazione di un’azienda, rappresentano il modo di fare impresa e ne interpretano il ruolo nella società, con l’obiettivo di determinare il punto di equilibrio tra i legittimi interessi dei diversi stakeholder coinvolti. L’impegno per avere una corretta sostenibilità richiede la capacità di una visione per interpretare e anticipare i cambiamenti futuri”... e le Cittadelle per come sono strutturate rappresenteranno certamente l’espressione di un’economia positiva!